venerdì 16 febbraio 2007

Multe, multe ed ancora multe.


In un sistema collassato, qual è il nostro sistema viario cittadino, la multa di divieto di sosta ed altre del genere, sono diventate esclusivamente un prelievo forzoso di danari ai cittadini automobilisti. UNA NUOVA TASSA.

La sanzione amministrativa è prevista quale deterrente atto alla disincentivazione della continuazione dell’illecito. In questo caso , la sosta in divieto di sosta, però non avviene solo per scarsa educazione civica o per il gusto di trasgredire ma esclusivamente perché è oramai impossibile, nelle nostre città, trovare spazi disponibili alla sosta. I prezzi dei box auto coperti nuovi sono arrivati alle cifre da capogiro di 40.000 euro per un posto macchina. Viene da sospettare che qualcuno ci guadagna nel mantenere questa continua carenza di posteggi nelle città. Viene pure da sospettare che il comune non sia per niente dispiaciuto del permanere di questa crisi visti i notevoli incassi.
Una corretta ed onesta gestione comunale dovrebbe prevedere con determinazione ad una riduzione percentuale annua fissa di questi introiti tale da giustificare le spese con cui il comune affronta il problema e quindi la verifica costante delle azioni intraprese. E’ assolutamente evidente che se il problema è sostanzialmente in crescita, cioè ogni anno più multe, vuol dire che le azioni intraprese sono inefficaci o scarsamente produttive per la cittadinanza. L’introduzione di un tasso percentuale annuo di miglioramento ( es.: 20% di multe in meno annuo per divieto di sosta ) costringerebbero l’amministrazione comunale a intraprendere finalmente nuove azioni per la vera soluzione del problema.
Mario Marin
IDV Trieste

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